Eduard von Kyserling, La sera sulle case (su Huffpost)


«La baronessa riteneva di poter intuire dallo scampanellio delle slitte il genere di novità in arrivo dalla strada maestra».

L’inverno nell’inverno dell’Europa, un grigio lontano, fatto di neve e residui di nobiltà, di palazzi tetri e, allo stesso tempo, incantevoli, posti al limitare del nulla. Gli inizi del Novecento, forse proprio in Curlandia, la regione in cui von Keyserling visse la giovinezza – dorata e claustrofobica -, da qualche parte vicino al Baltico, lì si muovono i personaggi di questo romanzo. Sono solitari, sono lenti, sono distaccati e paiono lontani dal tempo e dal mondo. Stanno sulla soglia del primo conflitto mondiale e sono preda di guerre interne, di destini segnati, di solitudini. Eppure, sotto quegli abiti, alla luce delle candele e dei vecchi usi, vibrano i sentimenti, s’agitano i corpi. [continua a leggere su Huffpost]